BIOFILIA: AMORE PER LA VITA

Biofilia: amore per la vita 

Non solo per lavoro ma come scelta di vita, io sto con l’ambiente: scelgo le piante. Mangio vegetariano e uso tantissimi prodotti ricavati dai vegetali, in ogni azione della mia vita: dalla beauty care, all’abbigliamento, all’arredo e cura della casa. Inoltre ideo progetti ispirandomi a forme, colori e texture del mondo vegetale. Insomma senza le piante e i prodotti ricavati dalla loro trasformazione non potrei fare praticamente nulla.

Parlando di trasformazioni, rifletto sempre più spesso sul fatto che, una delle parole che abbiamo riscoperto negli ultimi mesi è certamente CASA, la nostra tana, il nostro bacello. La casa ai tempi del COVID si è trasformata nel nostro rifugio ma contestualmente è diventata anche uno spazio flessibile che fa da ufficio, scuola, asilo, giardino… Durante il lockdown gli spazi delle case si sono trasformati in ambienti mutifunzionali, e direi, che in moltissimi casi, e lo sono rimasti. Questo ci ha permesso diporre un’attenzione maggiore agli oggetti domestici, ai piccoli dettagli che ci circondano, rilevando pregi e criticità dei nostri spazi abitativi. La casa si è trasformata in scenografia flessibile, sfondo di videochat con gli amici e di riunioni di lavoro, talk, eventi virtuali. Ogni tipo di attività creativa: concerti, balletti, sessioni di workout, yoga, corsi di cucina ci consente di entrare nella dimensione privata e domestica delle case di chiunque, con un senso di partecipazione e condivisione collettiva straordinario, come non era mai accaduto prima.

Io penso che in questi ultimi mesi la vera necessità sia diventata poter usufruire di uno spazio esterno privato, perfino i balconi, che sono più che altro degli affacci verso l’esterno, si sono trasformati in soglie da vivere, in ponti sociali. Balconi e giardini sono diventati spazi utili per qualsiasi attività che ci consenta di vivere dei momenti all’esterno: pranzare o cenare, fare yoga e ginnastica. Abbiamo portato le piazze delle città nelle nostre case.

Tutto questo perchè si è resa più forte che mai la necessità di creare un dialogo più stretto con la natura, che ci è stata di colpo sottratta, resa più distante, abbiamo l’esigenza di un dialogo che ormai avevamo quasi perso.  Le nostre abitazioni sono diventate molto più verdi a causa di una incessante ricerca dell’armonia tra interno ed esterno. In questi mesi moltissime persone si sono messe per la prima volta a fare l’orto, a curare una cintura verde che si è trasformata in salvagente.

La cura del verde è diventata una terapia, ma anche il modo per scandire i tempi attraverso la crescita di semi piantati che si trasformano: la geminazione, la crescita e poi i fiori e i frutti, evoluzione e vita, la natura continua a vivere alla sua velocità, in un mondo a cui è stato imposto di rallentare.

Abbiamo finalmente riscoperto la BIOFILIA, un’ipotesi scientifica proposta nel 1984 da Edward O. Wilson, biologo statunitense che dice che “l’innata tendenza a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente”

Lo studioso credeva che se l’uomo potesse liberamente scegliere il luogo in cui vivere e/o lavorare, prediligerebbe uno spazio sopraelevato, immerso nel verde e vicino a una fonte d’acqua. Così, per la loro fusione con elementi naturali, lo SKY GARDEN DI LONDRA o il BOSCO VERTICALE DI MILANO sembrano gli ovvi esempi di achitetture da osservare per progettare una dimensione futura sempre più ecologica.

Una ricerca continua del benessere e del relax attraverso l’integrazione negli spazi abitativi della vegetazione, l’uso della luce naturale, e un’areazione dinamica.  Un equilibrio armonioso tra ambiente naturale e spazi costruiti dall’uomo.

I progettisti biofilici scelgono forme organiche, materiali sostenibili, illuminazione circadiana, verde verticale come naturale purificatore d’aria . Il design biofilico aiuta a creare un ambiente dove vivere e lavorare in modo sano e produttivo. Insomma, restare connessi con il mondo vegetale è una delle più grandi risorse che abbiamo per un futuro felice e sostenibile. L’amore per la natura è amore per la vita.